Richiesta indennizzo
Diverse Regioni – accompagnate dall’appoggio di molte realtà del comparto verde – hanno avanzato al Governo italiano la richiesta di istituire un fondo di indennizzo di 800 milioni di euro dedicato al florovivaismo italiano che vada a compensare il mancato introito e i costi delle merci andate distrutte. Questo perché molta parte delle imprese del comparto basa la propria attività sul prodotto fresco e deperibile, la cui commercializzazione – concentrata in gran parte in queste settimane – ha subito un pesantissimo stop a causa delle misure anti-pandemiche. È inoltre stata avanzata la proroga di un anno delle scadenze dei mutui.
Vendita fiori e piante al dettaglio
La Ministra Bellanova ha ribadito pubblicamente che la riapertura dei negozi di fiori e la vendita anche al dettaglio è permessa a livello nazionale, sebbene – è necessario ricordarlo – possano comunque esserci disposizioni diverse a livello regionale e anche comunale.
Per chiarire ulteriormente la questione – ha dichiarato la titolare del Dicastero – è stato sollecitato il Ministero dell’Interno affinché inviasse una nota ai Prefetti, allegando una chiarificazione ministeriale dove si ribadisce che fiori e piante rientrano fra i prodotti agricoli, e il funzionamento della filiera di produzione e commercializzazione di questi prodotti è permessa. “Sono fiduciosa – ha concluso la Ministra – che questa ultima circolare possa eliminare ogni dubbio, al netto di ordinanze regionali e comunali, che hanno priorità”.
Manutenzione del verde
Nel frattempo, il coro di richieste di attenzione al settore ha trovato un nuovo riscontro del DPCM del 14.04, laddove è contemplata la possibilità di poter riaprire le attività di manutenzione del verde privato e pubblico (cod. Ateco 81.30). Si tratta di un passo importante, giacché proprio nei mesi primaverili tali attività assumono grandissima importanza sia nei confronti del patrimonio verde, sia in termini di fatturato delle imprese. Il tutto nel rispetto, ovviamente, delle norme di sicurezza e tutela della salute in vigore e, ricordiamo, qualora non intervengano ordinanze restrittive da parte delle Regioni.
Orti e terreni privati
La Ministra Bellanova ha confermato la possibilità di ripartire con l’attività di cura delle piccole superfici agricole adibite alle produzioni per autoconsumo: è consentita la cura e manutenzione di orti e terreni privati, ed è consentito spostarsi per raggiungerli, anche nel caso in cui siano in comuni diversi da quello di residenza. Occorre certificarne proprietà o possesso, la produzione per autoconsumo e indicare il percorso. A tal proposito, permane il divieto di spostarsi in un altro comune per la cura di giardini e orti di seconde case.
Silvicoltura, foreste e macchinari
Silvicoltura e manutenzione delle aree forestali (codice Ateco 2) rientrano tra le attività essenziali cui è permessa la ripresa delle attività. Con esse, è consentita la ripartenza anche di altre attività quali l’industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili), la fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio, fabbricazione di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura, fabbricazione di trattori agricoli, fabbricazione di altre macchine per l’agricoltura, la silvicoltura e la zootecnia; il commercio all’ingrosso di fertilizzanti e di altri prodotti chimici per l’agricoltura.