Misure di prevenzione e protezione da adottare in azienda per la prevenzione della diffusione del covid-19
Indicazioni operative per i datori di lavoro

SOMMARIO
PREMESSA ………………………………………………………………………………………………………………………………… 2
1 ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE ATTIVITÀ IN AZIENDA …………………………………… 4
2 ATTIVITÀ APERTE AL PUBBLICO ………………………………………………………………………………………… 5
3 INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI DIPENDENTI …………………………………………………….. 5
4 INDICAZIONI DI IGIENE E PROFILASSI ……………………………………………………………………………. 6
5 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) …………………………………………………………. 7
6 PULIZIA E SANIFICAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO ……………………………………………………. 9
7 AGGIORNAMENTO E INTEGRAZIONE DEL DVR E DEL DVRI …………………………………….. 10
8 GESTIONE E MODALITA’ DI INGRESSO/USCITA DALL’AZIENDA ………………………………. 11
9 GESTIONE E MODALITÀ DI ACCESSO DEI FORNITORI ESTERNI ……………………………….. 12
10 SPOSTAMENTI INTERNI, RIUNIONI, EVENTI INTERNI E FORMAZIONE …………………. 13
11 SPOSTAMENTI DEI LAVORATORI AL DI FUORI DELL’AZIENDA ……………………………….. 13
12 GESTIONE DEGLI SPAZI COMUNI ALL’INTERNO DELL’AZIENDA …………………………….. 14
13 GESTIONE DI UNA PERSONA SINTOMATICA IN AZIENDA ………………………………………. 14
14 SORVEGLIANZA SANITARIA/MEDICO COMPETENTE/RLS ………………………………………… 15
15 NUMERI VERDI PER REGIONE ………………………………………………………………………………………… 16
16 QUESTIONARIO – ASSOVERDE: EMERGENZA CORONAVIRUS ………………………………… 17

PREMESSA
Il COVID-19 è un coronavirus (CoV); i coronavirus sono un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie
come la MERS (sindrome respiratoria mediorientale, Middle East respiratory syndrome) e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave, Severe acute respiratory Syndrome) e sono chiamati così per le punte a forma di corona che sono presenti sulla loro superficie.
Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio mai precedentemente identificato nell’uomo.
Il periodo di incubazione, ovvero il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici, si stima che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni.
I sintomi più comuni sono febbre, stanchezza e tosse secca. Alcuni pazienti possono presentare indolenzimento e dolori muscolari, congestione nasale, naso che cola, mal di gola o diarrea. Questi sintomi sono generalmente lievi e iniziano gradualmente. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. Alcune persone si infettano ma non sviluppano alcun sintomo. Generalmente i sintomi sono lievi, soprattutto nei bambini e nei giovani adulti. Circa 1 su 5 persone si ammala gravemente e presenta difficoltà respiratorie.
Il virus si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette, ad esempio tramite la saliva, tossendo e starnutendo; i contatti diretti personali; le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate bocca, naso od occhi. Essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino e per realizzarne uno ad hoc i tempi possono essere anche relativamente lunghi (si stima 12-18 mesi).
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Per far fronte all’emergenza derivata dalla diffusione del virus Covid-19, a partire dalla fine di febbraio, il Governo Italiano ha emanato i seguenti Decreti: DPCM 23 febbraio 2020; DPCM 25 febbraio 2020; DPCM 1 marzo 2020; DPCM 4 marzo 2020; DPCM 8 marzo 2020; DPCM 9 marzo 2020; DPCM 11 marzo 2020.
Il Decreto dell’11 marzo 2020 ha introdotto importanti restrizioni per tutta l’Italia, con la sospensione di una serie di attività, fino al 25 marzo.

La sospensione, salvo ulteriori prescrizioni, riguarda:
• le attività commerciali, ad eccezione di quelle relative a prodotti alimentari e di prima necessità (di cui all’allegato 1 del DPCM);
• i servizi alla persona, fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti, ecc. (di cui all’allegato 2);
• le attività connesse alla ristorazione (bar, ristoranti, pub), ad eccezione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

Per le ulteriori attività degli uffici, pubblici e privati, delle imprese e dei professionisti, si rimanda:
• quanto più possibile, al lavoro agile, ricorrendo al lavoro da casa – il cosiddetto “smart working” – per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza; all’incentivazione di ferie e congedi retribuiti per i dipendenti nonché altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva; alla sospensione delle attività in reparti aziendali non indispensabili alla produzione;
• per le unità che, invece, rimangono operative, si prescrive l’assunzione di protocolli di sicurezza anti – contagio, l’adozione di strumenti di protezione individuale;
operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali;
• in particolare, per le attività produttive, si raccomanda che siano limitati al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e contingentato l’accesso agli spazi comuni.

Restano sospese fino al 3 aprile 2020, secondo il precedente DPCM 9 marzo 2020:
• tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico;
• ogni attività convegnistica o congressuale e tutti i tipi di corsi di formazione, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza;
• le riunioni degli organi collegiali, prevedendo, in tutti i casi possibili, nello svolgimento di riunioni, modalità di collegamento da remoto, e comunque garantendo il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, ed evitando assembramenti; • le procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati è effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica.

In data 14 marzo 2020, su invito del Presidente del Consiglio dei ministri, del Ministro dell’economia, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro della salute, in attuazione delle misure nel DPCM 11 marzo 2020, è stato sottoscritto il “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”.

Il Protocollo contiene linee guida condivise tra Governo e Parti sociali per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio, assumendo come obiettivo prioritario quello di coniugare la prosecuzione delle attività produttive con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative, prevedendo, nell’ambito di tale obiettivo, anche la riduzione o la sospensione temporanea delle attività.

Il documento di Assoverde integra quanto previsto dai successivi Decreti e dal citato Protocollo, con le ulteriori specifiche e chiarimenti pubblicati sui siti istituzionali e da altre fonti autorevoli1, con il fine di supportare le Aziende nella gestione dell’emergenza, attraverso indicazioni, anche di carattere operativo, che possono costituire riferimento nell’applicazione delle misure restrittive.

1 Per la redazione di questo documento sono stati assunti a riferimento: i Decreti del Governo DPCM 8 marzo 2020; DPCM 9 marzo 2020; DPCM 11 marzo 2020; il Protocollo condiviso di regolazione del 14 marzo 2020; le indicazioni pubblicate sui Siti istituzionali dell’OMS, Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, altri siti ministeriali e regionali; altri documenti, in particolare: Conflavoro Pmi-Fesica-Confsal, “Protocollo Anti Contagio Coronavirus”; ConfimiIndustria, “Vademecum in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro – indicanti le misure di prevenzione e protezione da adottare in azienda per la per la prevenzione della diffusione dell’infezione da coronavirus – covid-19”.
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